
La menta è, forse, una delle essenze più conosciute ed utilizzate: dalle caramelle ai dentifrici, dai prodotti per l’igiene ai drink. Il suo profumo non lascia indifferenti, o si ama o si odia ed arriva in profondità sia nel fisico che nell’animo.
Esistono innumerevoli varietà di menta, con diverse sfumature di aroma e sapore: dalla menta rotundifolia dolce e gentile, alla piperita fresca e rinvigorente, alla selvatica dal profumo e gusto pungenti. In campo erboristico si utilizzano gli estratti, l’olio essenziale e le foglie essiccate per tisane. Quello che per primo colpisce di questa pianta è il suo profumo: già attraverso l’inalazione, infatti, essa inizia ad agire. Disinfetta le vie aeree ed è utile per sciogliere il catarro e calmare la tosse. Sulla mente ha un effetto stimolante e tonico generale ma allo stesso tempo rilassa e rinfresca, “schiarisce le idee” donando nuova energia e chiarezza mentale. Viene spesso impiegata in applicazioni per le emicranie, le vertigini, le nevralgie e le mialgie perché riesce a rilassare le contrazioni muscolari. Questa sua azione è attiva anche a livello gastro-intestinale dove ha un effetto antispastico ed è molto utile in caso di nausea, flatulenza e colon irritabile. A livello epatico stimola la produzione e la secrezione di bile migliorando quindi la digestione ed il transito intestinale ed esplicando una leggera attività antisettica. L’utilizzo della menta è sicuro e confermato dal suo impiego storico, tuttavia bisogna prestare attenzione all’applicazione dell’olio essenziale che va evitata attorno agli occhi e, nei bambini sotto i due anni, a livello nasale o toracico.